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Gli avori di Salerno. La mostra online del KHI
Una mostra online della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz a partire dal 13 giugno 2016.
Le mostre online della Fototeca del Kunsthistorisches Instituts in Florenz si rivolgono tanto agli studiosi quanto ad un pubblico più ampio. Esse sono concepite specificamente per Internet e sfruttano quindi al meglio le possibilità di una presentazione virtuale.
Le mostre offrono una panoramica sui campi d'attività della Fototeca così come sulla loro preziosa collezione, assai rilevante dal punto di vista storico-scientifico: materiale storico su Firenze, come ad esempio le fotografie di Hilde Lotz-Bauer precedenti le distruzioni prodotte dalla Seconda Guerra Mondiale; documentazione fotografica durante e dopo l'alluvione di Firenze del 1966; campagne fotografiche come la grande documentazione del 2006 sull'arte medievale in Georgia; presentazione di fondi speciali della Fototeca come ad esempio la collezione di stampe.
GLI AVORI DI SALERNO RIFOTOGRAFATI (la mostra online a cura di Ute Dercks e Gerhard Wolf)
I rilievi in avorio della cattedrale di Salerno nell'Italia meridionale, eseguiti nell'XI-XII secolo, senza dubbio rientrano nel novero delle opere più significative dell'arte a intaglio medievale e rappresentano una delle maggiori sfide per la ricerca storico-artistica, dal momento che su luogo e periodo di realizzazione, committenza, provenienza e funzione dei rilievi si sa molto poco.
Nell'anno 2015 la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz ha contribuito al progetto di ricerca internazionale "mediterranean Cross-Currents: The So-Called Salerno Ivories" con una campagna durante la quale il fotografo romano Roberto Sigismondi ha ripreso le tavolette e i frammenti delle cornici, in totale 62 pezzi, custoditi presso il Museo diocesano di Salerno.
Ciascun elemento è stato illuminato singolarmente e inquadrato in modo sistematico da diverse angolazioni oltre che sul retro e, infine, a distanza ravvicinata, al fine di veicolare un'impressione della materialità e della plasticità di questi capolavori ricchi di dettagli e variazioni.
© dal sito www.khi.fi.it
Ne sono risultate oltre 250 riprese digitali ad alta risoluzione, ora consultabili nella Fototeca digitale e a disposizione della ricerca a livello mondiale.
IL DETTAGLIO MESSO A FUOCO
La fotografia consente, per mezzo degli ingrandimenti, di avere una visione ravvicinata delle opere che in loco, nella situazione museale, sarebbe impensabile. Essa estrapola particolari e mette a fuoco visioni parziali che nella veduta d'insieme dell'oggetto talvolta non risaltano.
Al contempo, l'ingrandimento consente di farsi un'impressione delle caratteristiche materiali dell'oggetto e di osservare inoltre i procedimenti di produzione dall'interno.
Le fotografie illustrano anche la monografia "The Salerno Ivories: Objects, Histories, Contexts", pubblicata nel 2016, a cura di Francesca Dell'Acqua, Anthony Cutler, Herbert L. Kessler, Avinoam Shalem e Gerhard Wolf.
FOTO D'ARTE FIRENZE con Cristian Ceccanti per il progetto degli Avori di Salerno
Nell'ambito di questo complesso ed articolato progetto fotografico ci siamo occupati della postproduzione delle immagini realizzate dal fotografo Roberto Sigismondi, seguendo tutti i passaggi necessari ed indispensabili per l'elaborazione dei file ad altissima risoluzione ottenuti dal dorso digitale medio formato Hasselblad equipaggiato con obiettivo macro Zeiss.
Partendo da un considerevole numero di scatti, il nostro lavoro è iniziato con la fase di selezione delle immagini prodotte, continuando con il naming delle stesse fino ad arrivare all'inserimento dei metadati per la corretta gestione del database e ricerca nell'archivio.
Dopo aver effettuato il crop (ritaglio con ridimensionamento) delle immagini digitali alle misure precedentemente concordate, siamo passati alla gestione del color management, un aspetto fondamentale ed imprescindibile quando si tratta di immagini di opere d'arte.
Un incarico portato avanti in sinergia con il collega Stefano Fancelli sotto l'attenta e scrupolosa supervisione della Dott.ssa Ute Dercks ai quali vanno tutti in nostri più sinceri ringraziamenti.
COLOPHON
Progetto e testi: Ute Dercks
Coordinamento: Almut Goldhahn
Traduzioni: Mamuela Bonura, Corinna Gannon
Campagna fotografica a Salerno: Roberto Sigismondi
Elaborazione immagini: Cristian Ceccanti, Stefano Fancelli
Digitalizzazione delle fotografie Moscioni: Stefano Fancelli
Redazione: Ute Dercks, Almut Goldhahn
Manifesto: Rebecca Milner
Un ringraziamento particolare va a Don Luigi Aversa, Francesca dell'Acqua, Mareike Boβelmann, Piergianni Pirredda, Annemarie Hühne e Vera Luongo.
I segni nel tempo - Dibujos españoles de los Uffizi en la Real Academia de Bellas Artes
I SEGNI NEL TEMPO. Disegni spagnoli degli Uffizi in mostra a Madrid presso la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando. Dal 12 maggio al 24 luglio 2016
Si tratta dell'esposizione che riunisce un numero significativo di disegni spagnoli della Galleria degli Uffizi organizzata congiuntamente dalla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, la Fondazione Mapfre e dal Gabinetto Disegni e Stampe di Firenze.
La mostra e la pubblicazione che l'accompagna sono il risultato di un progetto di ricerca rigorosa che ha approfondito la conoscenza della raccolta di disegni degli Uffizi, affidato dalla Fondazione Mapfre a Benito Navarrete Prieto, professore presso l'Univerisità di Alcalà ed esperto storico dell'arte.
I DISEGNI SPAGNOLI DEGLI UFFIZI
La raccolta dei disegni spagnoli degli Uffizi è una delle più importanti conservate fuori dalla Spagna, incluse quelle del Museo del Louvre, del British Museum, Kunsthalle Amburgo, Hispanic Society of America di New York e Metropolitan Museum.
Il fascino di questa collezione risiede nella presenza di esempi unici che permettono di studiare il processo creativo di artisti spagnoli dei secoli XVI e XVII e di trovare i disegni per importanti opere del patrimonio culturale spagnolo.
L'origine della collezione è nei disegni riuniti a Madrid dal mercante fiorentino Giovanni Filippo Michelozzi (†1777) a seguito di un soggiorno intorno 1745-1746, e riflette l'apprezzamento di collezionisti italiani per il disegno Spagnolo.
Un primo blocco di questo insieme è stato acquistato dalla Galleria Reale di Firenze nel 1779, grazie alla politica di acquisizione promossa dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena (1765-1790) e al direttore collezionista della Galleria Reale degli Uffizi, Giuseppe Pelli Bencivenni (1729-1808), mentre il resto è stato acquistato successivamente dallo scultore Emilio Santarelli (1801-1886) e donata nel 1866 all'istituzione fiorentina con un patrimonio straordinario per un totale di 12.704 disegni con un gesto di generosità senza precedenti. Questo ha consentito ai disegni di tornare a unirsi tra di loro.
Antonio Ciseri, Ritratto di Emilio Santarelli - © Foto D'Arte Firenze
Per la mostra alla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando sono stati selezionati centoventinove disegni, che includono un vasto tour dei più rappresentativi artisti spagnoli dei secoli XVI e XVIII, dalle eccezionali eredi della maniera italiana come Alonso Berruguete, Gaspar Becerra e Luis de Vargas, anche gli artisti più prolifici: José de Ribera, Alonso Cano, Francisco de Herrera il Giovane, Antonio del Castillo, Vicente Carducho, Juan Carreño, Francisco Rizi e Claudio Coello, culminando nella opera di Miguel Meléndez Jacinto, in cui l'impronta dei nuovi gusti estetici di Francia era evidente. La mostra presenta anche l' opportunità unica di scoprire un numero significativo di disegni completamente sconosciuti fino ad ora con altri che non erano stati oggetto di esposizione in Spagna, alcuni dei quali sono stati studiati nel 1972 da Alfonso E. Pérez Sánchez nella mostra Disegni Spagnoli celebrata a Firenze.
https://blog.fotodartefirenze.it/index.php/it/stampa-fine-art/itemlist/tag/gerhard wolf#sigProGalleria1b3a8b6ff8
Risultato del lavoro di ricerca i cui risultati sono esposti nella mostra e nel catalogo che l'accompagna, che hanno richiesto più di due anni, il professor Benito Navarrete ha rivelato più di settanta nuove attribuzioni.
https://blog.fotodartefirenze.it/index.php/it/stampa-fine-art/itemlist/tag/gerhard wolf#sigProGalleriaaece746dca
Un ringraziamento speciale lo rivolgiamo a tutto il personale del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi coordinato e diretto dalla Dott.ssa Marzia Faietti grazie al quale è stato possibile realizzare nei tempi concordati l'impegnativa campagna fotografica per la digitalizzazione del cospicuo numero di disegni spagnoli conservati nei loro archivi di Firenze.
Cristian Ceccanti | Foto D'Arte Firenze @ Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi - Real Academia de Bellas Artes
I SEGNI NEL TEMPO - Dibujos Espagnoles de los Uffizi
La pubblicazione di alto valore scientifico e grafico, è un'opera di riferimento fondamentale per lo studio dei disegni spagnoli in generale e la conoscenza della raccolta dei disegni spagnoli degli Uffizi, in particolare perché offre una nuova visione e nuovi sviluppi sulla collezione con nuove attribuzioni. Il catalogo della mostra è stato realizzato con il fondamentale contributo di quindici prestigiosi specialisti in arte spagnola. Disponibile sul sito www.artbooks.com
Direzione Scientifica
Benito Navarrete Prieto con la collaborazione di Roberto Alonso Moral
Comitato scientifico
Marzia Faietti - direttrice Gabinetto Disegni e Stampe, Gallerie degli Uffizi Firenze
Pablo Jimenez Burillo - direttore Area Cultura Fondazione Mapfre
Giorgio Marini - vicedirettore Gabinetto Disegni e Stampe, Gallerie degli Uffizi Firenze
Alessandro Nova - direttore del Kunsthistorisches Institut Firenze
Eike D. Schmidt - direttore Gallerie degli Uffizi Firenze
Gerhard Wolf - direttore del Kunsthistorisches Institut Firenze
Coordinamento pubblicazione
Monica Fuentes Santos, Fondazione Mapfre
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